La Big Society secondo Lord Wei Il nuovo modello sociale che serve all'occidente “Mai dubitare del fatto che un piccolo gruppo di persone consapevoli e attente possa cambiare il mondo: è sempre stato l’unico modo per farlo”, diceva Margaret Mead e rilancia oggi Lord Nat Wei al convegno organizzato dalla Fondazione Roma sul tema “Big society: una grande opportunità per la società civile”. Il giovane membro della House of Lord e Chief Adviser della Big Society per il governo inglese è l’aprifila della squadra messa insieme dal premier, David Cameron, per portare avanti la realizzazione della Big Society. Giulia De Matteo 24 FEB 2011
La riforma Gelmini è legge Il Senato ha approvato la riforma dell'università con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. Leggi L’eroe dei cortei romani non è più il black bloc ma il mite Napolitano Giulia De Matteo 23 DIC 2010
Fini è contro la prassi, Napolitano può fare qualcosa. Parlano i giuristi Abbiamo messo a tema con alcuni giuristi il ruolo della prassi e l’ambiguità intrinseca della posizione di Gianfranco Fini nel rivestire il ruolo di presidente della Camera. E’ unanime il giudizio sulla modalità del tutto anomala con cui Gianfranco Fini sta ricoprendo l’incarico, ma sul fatto che sia Napolitano a doversi esprimere, la valutazione è più cauta. Leggi Metti una sera a Milano, dopo il voto di fiducia Giulia De Matteo 17 DIC 2010
A Roma occupato il Colosseo Rinviato il voto sulla riforma universitaria, le proteste continuano Il limbo in cui è ora la riforma non ha però affievolito le grida che il mondo accademico ha rivolto ai fautori del ddl. L’Unione degli Universitari afferma in una nota che “Se sarà approvata questa riforma toglierà la possibilità ai giovani che vogliono formarsi di crearsi un futuro”. Per Mattia Sogaro, presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari, “le forme di certe proteste che sfociano in alcuni casi anche in episodi di violenza, sono gravi e inaccettabili". Leggi l'editoriale L’università assediata (dall’interno) - Leggi Perché gli studenti protestano contro la riforma Gelmini Giulia De Matteo 25 NOV 2010
Perché gli studenti protestano contro la riforma Gelmini La riluttanza di parte degli studenti universitari alla possibile entrata in vigore del ddl Gemini, in discussione alla Camera, ha assunto oggi tratti violenti. In molti atenei italiani sono in corso occupazioni e cortei a cui partecipano ricercatori, universitari e liceali. Lo slogan più gridato è “dimissioni, dimissioni”. A Roma, dopo il corteo che ha bloccato le strade del centro, un gruppo di studenti è entrato oltre il portone di palazzo Madama tirando uova e battendo i pugni contro le vetrate. Giulia De Matteo 24 NOV 2010
Qualcosa si muove per Asia Bibi, condannata a morte perché cristiana Anche se non ha ancora mobilitato giornali, capi di stato e appelli internazionali come Sakineh, il caso di Asia Bibi è stato affrontato ieri da Benedetto XVI: “Esprimo la mia vicinanza ad Asia Bibi e ai suoi familiari e chiedo che al più presto le sia restituita la libertà”, ha detto al termine dell’udienza generale. Asia Bibi è una cristiana attualmente rinchiusa in carcere in attesa della conferma della sentenza di condanna a morte da parte dell’Alta corte di Lahore. Giulia De Matteo 18 NOV 2010
Non solo Sakineh Come fermare le violenze contro i cristiani in Pakistan e Iraq Deve essere stata una normale conversazione, uno scambio di opinioni sulla religione, quella avvenuta tra Asia Bibi e le sue colleghe durante il lavoro nel villaggio pachistano di Ittanwali. La donna, appartenente a una delle tre famiglie cristiane presenti nel villaggio musulmano, ha messo a confronto Gesù e Maometto esprimendo la sua contrarietà a convertirsi all’islam. Per questo è stata denunciata dalle braccianti con cui lavorava, processata e condannata a morte. Leggi Pogrom contro i cristiani in Iraq, al Qaida usa i mortai Giulia De Matteo 11 NOV 2010
Prove di nascondino sul Web Così l'Europa prova a liberarci dalla trappola dei social network Nei giorni in cui l'Italia va verso la liberalizzazione delle reti wi-fi, in modo che l'accesso a Internet sia facile e possibilmente gratuito per tutti, in Europa si discute su come cancellare le proprie tracce dal Web. Il problema dell’asimmetria informativa che affligge la prestazione del consenso on line (chi si iscrive su uno di questi social network non conosce davvero le conseguenze del suo gesto) è finalmente approdato a Bruxelles dove la Commissione europea è all’opera per la costruzione giuridica del “diritto all’oblio digitale”. Giulia De Matteo 05 NOV 2010